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Il Naviglio a ponte San Marco

Durante la stagione invernale 2020–21, il nostro museo ha la possibilità di presentare nella sua esposizione permanente la splendida opera giovanile di Giovanni Segantini “Il Naviglio a ponte San Marco” (1880), un dipinto proveniente da una collezione privata italiana. Grazie alla raffinata architettura, alla ricchezza dei colori e alla vivacità e dinamica dei giochi di luce, quest’opera del pittore ventiduenne rappresenta un’assoluta vetta artistica nella sua prima fase creativa. Nel 1880 Segantini aveva appena concluso la sua formazione all’Accademia di Brera e si trovava “appena agli inizi di una brillante carriera”, per citare Diana Segantini, pronipote dell’artista e profonda conoscitrice della sua opera. Lei definisce il dipinto quale “vero raggio di luce nella prima produzione Segantiniana, che nasce in una Milano raffigurata per lo più a tinte cupe, Milano dove Giovanni viveva con la compagna Bice Bugatti in condizioni molto umili.”

Il dipinto “Il Naviglio a ponte San Marco” descrive una festa popolare in una Milano oggi quasi del tutto scomparsa, la Milano pittoresca e “veneziana” dei Navigli, quei canali artificiali che collegavano la città con il Lago Maggiore, il Lago di Como e i fiumi Ticino e Po. Non solo il ponte San Marco, l’elemento architettonico principale del dipinto, ma anche la riva destra e il secondo ponte sullo sfondo della scena sono affollati da persone, soprattutto donne, vestite a festa. L’atmosfera gioiosa, piuttosto insolita nei paesaggi segantiniani, generata dagli abiti eleganti, dai leggiadri ombrellini e dai tre palloncini che si librano nel cielo, è rafforzata dalla luce del sole, che illumina calda e brillante la struttura muraria del ponte, della riva destra e delle case sul lato destro del quadro.
Questa luce, a sua volta, deve la sua intensità anche al contrasto con le zone in ombra nella parte sinistra del quadro: la vegetazione lungo la riva del canale, ma soprattutto l’edificio scuro a tre piani in primo piano con il suo riflesso nell’acqua creano un efficace contrappunto agli elementi luminosi del dipinto. Sul ponte che collega la riva soleggiata e quella in ombra, camminano l’una accanto all’altra donne e ragazze vestite di bianco e di nero, mentre sotto di loro la muratura della riva destra è strutturata dall’alternanza ritmica di segmenti di luce e di ombra.

Oltre ai contrasti chiaroscurali, Segantini fa anche un uso raffinato delle ripetizioni di colore e forma come elementi compositivi del quadro: L’azzurro del cielo e le sfumature bianche delle nuvole leggere si riflettono nell’acqua, così come la facciata scura e quella arancione delle case sulla riva sinistra. L’arancione brillante, colore complementare al blu, trova puntuali equivalenze in uno degli ombrellini da sole e nella parte anteriore della balaustra sulla riva destra. Corrispondenze efficaci si riscontrano anche sul piano delle forme della composizione: Si noti, ad esempio, l’arco del ponte San Marco, che, con il suo riflesso nell’acqua, forma un cerchio quasi completo. In questo cerchio il nostro sguardo viele risucchiato verso lo sfondo del quadro, dove un grande barcone e un secondo ponte ripetono la forma arcuata.

Segantini Museum
  1. Biografia Giovanni Segantini
  2. Storia del museo
  3. Il Naviglio a ponte San Marco
  4. A messa prima
  5. Ave Maria a trasbordo
  6. La raccolta del fieno
  7. Costume grigionese (Ragazza alla fontana)
  8. Autoritratto
  9. Trittico
  10. Mostra temporanea